L’olandese regge il paragone e si piazza avanti, parole di stima nei suoi confronti: i dettagli.
Max Verstappen sta facendo la storia della Formula 1. Quattro titoli mondiali e la prospettiva di vincerne ancora proiettano l’olandese della Red Bull nell’Olimpo dei piloti. I risultati raggiunti d Verstappen negli ultimi anni sono straordinari non solo per i numeri, quanto per le modalità con cui il talento classe 1997 è riuscito a salire sul tetto della F1 diventandone il volto in pochissimo tempo.
E nonostante l’età di Verstappen suggerisca che ha ancora tanti anni di carriera davanti a sé, è già tempo di paragoni e di confronti con altri piloti del passato che ad oggi sono considerati tra i migliori della storia. Sorpassati fenomeni come Niki Lauda o Ayrton Senna, Verstappen si trova adesso a pari merito con Alain Prost ma, soprattutto, con Sebastian Vettel. Il tedesco ha conquistato quattro titoli mondiali a bordo della red Bull proprio come l’olandese, a cui ha passato il testimone per poi trasferirsi alla Ferrari.
Quattro primi posti consecutivi che piazzano Vettel di diritto tra i migliori della storia. Ma c’è qualcuno che non ha dubbi in merito al confronto tra Max Verstappen, nonostante il dominio sia stato molto simile negli anni dei successi. Vettel, ad esempio, nell’anno del suo ultimo titolo (2013) ha conquistato 13 vittorie, di cui 10 nelle ultime 11 Gran Premi, su 19 gare stagionali.
Intervistato da Aurosprint, Helmut marko ha analizzato il confronto tra Max Verstappen e Sebastian Vettel, commentando il migliore secondo lui.
“Quando Vettel ci ha lasciati, a fine 2014, dovevamo cercare un giovane talento possibilmente altrettanto interessante in prospettiva. E la scelta è caduta su Verstappen. Francamente, penso che, rispetto alla concorrenza attuale e allo stesso Seb, Max possa essere considerato uno che gioca in una lega differente. È un’altra cosa, fa parte di un altro livello“, ha commentato Marko.
“Quando ho deciso di scommettere direttamente su Max le cose sono andate subito in un certo modo con la vittoria all’esordio, nel GP Spagna 2016. Diciamo che, se avessi puntato ancora su Ricciardo, ritardando l’arrivo di Verstappen in Red Bull, forse Daniel avrebbe vinto il suo bel mondiale. Ma ho fatto diversamente e non sono per niente pentito. Sono contento di aver perso la scommessa Ricciardo e di aver vinto quella con Verstappen”, ha concluso.