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Tsunoda vs Red Bull, nuovo attacco: scoppia il caos

Yuki Tsunoda non guiderà la Red Bull nel 2025. La scuderia di Formula Uno nel 2025 ripartirà dalla coppia Verstappen-Lawson.

Il pilota giapponese sperava di ereditare il posto di Sergio Perez nella stagione 2025 di Formula Uno. Ai piani alti di Milton Keynes, però, hanno deciso di sostituire l’esperto messicano con Liam Lawson. Delusione cocente per Tsunoda, il quale resterà alla guida del team satellite Racing Bulls.

Un 2024 particolare per Red Bull, la scuderia austriaca sorride a metà con i verdetti dell’ultimo campionato mondiale in quanto Max Verstappen è riuscito a confermarsi al vertice della classifica piloti (quarto titolo consecutivo), ma il team non ha vinto il tanto ambito titolo costruttori dopo il doppio trionfo 2022 e 2023. La McLaren del Team Principal Andrea Stella ha spezzato l’egemonia Red Bull, la coppia Norris-Piastri ha riportato il trofeo a Woking dopo un digiuno lungo ben ventisei anni.

Campionato bipolare per la scuderia gestita da Christian Horner che, nella prima parte di stagione, sembrava aver indirizzato – prepotentemente – la vittoria dei due titoli verso Milton Keynes. Un’unione di fattori ha, però, ribaltato i verdetti della stagione. Un calo prestazionale della monoposto, a cui si è unita la contestuale crescita di McLaren e la serie continua di risultati deludenti e ben sotto le aspettative di Sergio Perez. Le insufficienti prestazioni dell’esperto pilota, oltre a costargli l’ambito sedile, non hanno permesso a Red Bull di vincere il mondiale costruttori. Il confronto tra Max e Sergio – a parità di monoposto  è stato impietoso: 437 punti per l’olandese e soli 152 per il messicano.

Tsunoda non si arrende: le parole sul mancato approdo in Red Bull

I risultati (non) ottenuti da Sergio Perez con la Red Bull avevano fatto presagire – ormai da tempo – a una separazione tra il team e il pilota al termine della stagione sportiva. L’ormai certo verdetto aveva alimentato le speranze di Yuki Tsunoda, essendo un prodotto del programma sportivo Red Bull Junior Team e alla guida della monoposto della scuderia satellite Racing Bulls.

Tsunoda parla del mancato approdo in Red Bull – 160125 -Screen Canale You Tube Visa Cash App RB F1 Team – outrider.it

Ventiquattro anni, ma già presente in Formula Uno da quattro anni con all’attivo 87 partenze e 91 punti conquistati. Il giapponese Yuki si sentiva pronto per compiere uno step in avanti, ma la Red Bull non è stata dello stesso avviso promuovendo Lawson (11 gare tra il 2023 e il 2024). La scelta del team non ha lasciato indifferente Tsunoda, il quale ne ha parlato in un’intervista ad Autosport:

Credo che in parte sia anche colpa mia, perché non ho subito performato senza difficoltà nel mio primo anno in Formula 1. E questo ha dato un po’ un’immagine di chi sono. Nel 2024, anche se ho fatto beneho avvertito di non aver avuto il credito che probabilmente è stato dato ad altri piloti. Ma è andata così e io dovrò solo continuare a fare quello che faccio, andare forte in pista e dimostrare che si sono sbagliati. Devo solo dare meno scuse o ragioni per cui non mi hanno messo in quel sedile. Mi concentrerò su quello che posso controllare e accettare tutto il resto. Sono sicuro di poter fare un lavoro migliore di quello che credono io possa fare“.

La porta di Red Bull è momentaneamente chiusa, ma – come accaduto in passato con Gasly nel 2019 – un errore di troppo può causare un eventuale avvicendamento di piloti a stagione in corso. Uno scenario che Tsunoda dovrà tenere in considerazione, iniziando a dare il meglio di sé con la Racing Bulls.

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Angelo