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Home›Cura e manutenzione›Quando cambiare gli ammortizzatori? Te lo spiega Outrider

Quando cambiare gli ammortizzatori? Te lo spiega Outrider

By Alessio
Marzo 6, 2020
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Hai mai pensato all’importanza dell’impianto di ammortizzazione? Spesso si tratta di un aspetto dell’automobile che sottovalutiamo. In realtà, influenza direttamente le performance degli pneumatici. Se gli ammortizzatori si usurano o perdono potenza potrebbero, infatti, causare problemi di sicurezza alla guida.

Che cosa sono gli ammortizzatori? Quando si devono cambiare? Qual è la differenza con quelli sportivi?

Continua a leggere per scoprire di più!

Tempo di lettura stimato:  2,30 minuti

In questo articolo troverai

          • Che cosa sono gli ammortizzatori?
          • Come capire quando cambiarli?
          • Gli ammortizzatori sportivi: ci sono differenze?

Che cosa sono gli ammortizzatori?

Gli ammortizzatori sono una parte dell’automobile complementare agli pneumatici. Proprio come dice il termine, hanno il compito di ammortizzare la vettura in seguito a un sobbalzo. 

L’obiettivo, infatti, è di  mantenere l’aderenza dell’automobile e cercare di limitare il movimento causato, ad esempio, da buche sulla strada. Sono anche utili in caso di frenata poiché permettono alla macchina di non sbandare e di rimanere in carreggiata.

Ma come funzionano? Il movimento degli pneumatici produce energia cinetica. Gli ammortizzatori la convertono in energia termica grazie a un liquido che scorre all’interno di un sistema di valvole. In questo modo, le oscillazioni possono essere controllate e smorzate, mantenendo l’aderenza dell’automobile.

Come capire quando cambiarli?

La maggior parte delle volte si fa attenzione al cambio degli pneumatici, ma sono davvero pochi i conducenti che pensano alla cura degli ammortizzatori! 

Ce ne ricordiamo quando sono usurati perché la guida può cambiare. 

Le vibrazioni aumentano, soprattutto su strade non uniformi. Questo perché l’ammortizzatore non sta più svolgendo la funzione di molleggiamento e non scarica più l’energia. 

Inoltre, l’aderenza diminuisce su qualsiasi tipo di strada, non solo su quelle ghiacciate. Sono maggiori, infatti, le possibilità di aquaplaning anche a basse velocità.

In caso di frenata, la situazione può essere pericolosa a causa di sbandamenti che potrebbero causare incidenti. Con gli ammortizzatori usurati i tempi di reazione risultano molto più elevati. Ovviamente, date le difficoltà durante la guida, l’auto consumerà molto più carburante e pneumatici.

Si tratta di conseguenze molto importanti che ogni guidatore dovrebbe sapere. E’ necessario porre molta attenzione poiché solo i guidatori più esperti notano queste differenze rispetto a una guida standard!

Si consiglia, quindi, di cambiare gli ammortizzatori ogni 80.000 km percorsi e/o ogni 4 o 5 anni. In ogni caso, è consigliabile fare il tagliando, dopo 20.000/30.000 chilometri, verificandone lo stato.

Gli ammortizzatori sportivi: ci sono differenze?

Per la maggior parte delle macchine gli ammortizzatori sono standard, nel caso volessi avere una guida più sportiva puoi scegliere la modalità di ammortizzazione. 

Esistono, infatti, degli ammortizzatori “regolabili” che possono essere impostati in modo tale da soddisfare le prestazioni desiderate dal conducente.

Gli ammortizzatori sportivi devono reagire a shock maggiori, quindi, tutto l’impianto di ammortizzazione sportivo è potenziato, come i pistoni e le valvole. Questo li rende più solidi e maggiormente adatti a una guida sportiva.

C’è però uno svantaggio: i tempi di usura degli ammortizzatori si abbassano, riducendo la loro durabilità. 

È consigliabile, quindi, fare controlli molto più frequenti rispetto al normale tagliando.

Be wise, drive safe. 

Il team Outrider

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