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Pneumatici ricostruiti: cosa sono e come scegliere

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Si aprono nuove alternative per gli automobilisti e per i camionisti, ma anche per tutto ciò che si muove su gomma. Gli pneumatici si usurano e vanno cambiati regolarmente. Una soluzione è la possibilità di dotare i veicoli con pneumatici rigenerati, oppure con pneumatici ricoperti.
Può piacerti oppure no, specie se fai parte di coloro che amano la propria auto e la guida, ma recuperare gli pneumatici è una buona soluzione, economica e che contribuisce in modo importante alla salvaguardia dell’ambiente.

Cosa dice la normativa

Ovviamente al riguardo è stata redatta un’apposita normativa che stabilisce alcune regole fondamentali, cioè l’esposizione di codici sullo pneumatico che indicano che una gomma non è nuova ma rigenerata o ricoperta, e l’obbligo della sostituzione di ogni pneumatico con uno nuovo dopo un certo numero di rigenerazioni, secondo il seguente schema:

  • una sola rigenerazione per le autovetture;
  • tre rigenerazioni per i mezzi pesanti;
  • sette rigenerazioni per le gomme dei carrelli degli aerei.

I codici esposti su ogni pneumatico sono 108 R per quelli destinati agli autoveicoli e 109 R per quelli destinati ai mezzi pesanti; ogni pneumatico deve inoltre riportare la dicitura ‘retread‘ sulla spalla, la cui traduzione è ‘ricostruito’.

Vi è poi un ulteriore numero dalla lunghezza di 6 cifre che identifica il lotto, più ulteriori 4 cifre che indicano la data in cui lo pneumatico è stato rigenerato. Sullo pneumatico vi è inoltre un cerchio con all’interno la scritta E2, che indica l’omologazione europea.

Pneumatici rigenerati e pneumatici ricoperti

La sostanziale differenza che passa fra un pneumatico rigenerato ed uno ricoperto è nella lavorazione della carcassa:

  • gli pneumatici rigenerati sono gomme a cui viene recuperata la carcassa ed eliminato interamente il vecchio battistrada, al fine di sostituirlo con uno nuovo;
  • gli pneumatici ricoperti invece, prevedono di ricoprire il battistrada usurato con uno nuovo, senza provvedere ad una vera e propria sostituzione.

Devi ricercare le differenze nel prezzo e nella prestazione, maggiore in entrambi i casi per gli pneumatici rigenerati.

Il vantaggio di utilizzare un pneumatico rigenerato rispetto ad uno nuovo, risiede nel prezzo nettamente inferiore, e anche nel contribuire alla salvaguardia dell’ambiente: per un pneumatico rigenerato si usa solamente 1/5 della gomma utilizzata per produrre un pneumatico nuovo.

Le prestazioni sono senza dubbio inferiori, ma possono bastarti, considerati i limiti di velocità imposti e le moderne sospensioni che equipaggiano gli automezzi attuali.

Gli pneumatici ricoperti costano ancora meno di quelli rigenerati, per via di una lavorazione semplificata, ma le prestazioni hanno un calo ben più vistoso, per tante ragioni fisiche, come la presenza di due battistrada sovrapposti, il conseguente maggior peso e rigidità, la presenza di due strati di collante.

Lo pneumatico rigenerato è così il più conveniente, in quanto miglior compromesso fra prezzo, qualità e prestazioni.

La salvaguardia dell’ambiente

L’utilizzo di pneumatici rigenerati consente di rinviare lo smaltimento e obbliga l’industria a produrre meno prodotti nuovi. Soltanto questi due aspetti sono vitali al fine di provvedere ad evitare un’eccessiva produzione di rifiuti.

Bisogna inoltre aggiungere che per produrre nuovi battistrada si utilizza solamente la quinta parte del materiale necessario per produrre un pneumatico nuovo. Anche il processo di produzione risulta semplificato nel fabbricare pneumatici rigenerati, conferendo a questo prodotto caratteristiche di sicuro interesse sotto tutti i punti di vista.

Per produrre pneumatici nuovi, è necessaria una maggior quantità di petrolio, importante nella lavorazione della gomma.

La sicurezza stradale con gli pneumatici ricostruiti

Il nodo più complicato da sciogliere per quanto riguarda questa categoria di pneumatici riguarda la sicurezza. È bene puntualizzare che un pneumatico di questo tipo deve superare severi controlli, proprio per via delle caratteristiche che prevedono l’incollaggio del nuovo battistrada sul vecchio pneumatico.

Per questo consigliamo di affidarti a case con un certo blasone, che certificano la produzione ed ogni pneumatico; in questo modo hai la certezza che l’incollaggio del nuovo battistrada sia stato effettuato a regola d’arte, e non rischi di incappare in pneumatici falsi.

Seguendo queste poche regole è molto più semplice scongiurare spiacevoli inconvenienti, quali l’esplosione o l’improvvisa deformazione, situazioni peraltro molto insidiose.

Cosa scegliere in base alle necessità

Riciclare gli pneumatici è dunque una pratica che consente di risparmiare molto e permette di salvaguardare l’ambiente attraverso una sapiente gestione dei rifiuti destinati allo smaltimento.

È importante che, in base al mezzo a cui ti riferisci, la scelta ricada sulla gomma migliore e maggiormente adeguata allo scopo.

Riteniamo però che ad oggi, uno pneumatico ricostruito, possa trovare utilizzo solo su trasporto pesante e solo però su alcuni assi, assolutamente mai sullo sterzo.

Spesso è capitato nei nostri interventi che su 4 gomme all’apparenza uguali ci fossero 4 carcasse diverse. Questo significa caratteristiche e prestazioni degli pneumatici anche molto differenti tra loro e che potrebbero provocare condizioni di poca sicurezza, specialmente a guidatori poco esperti.

Riteniamo che un gommista che ha come primo obiettivo la sicurezza ed ha a cuore l’incolumità dei suoi clienti, indirizzi per il momento all’acquisto di un prodotto diverso da quello ricostruito, eventualmente un brand di seconda linea nel quale si può trovare anche un prezzo più contenuto, ma mai ricoperto. 

Le opportunità per fare meglio ci sono, basta saperle prendere nel verso giusto e non affidarsi troppo al caso. Risparmiare si, ma in sicurezza.
Don’t be mona: be wise, drive safe.
Il team Outrider

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