La crescita del numero di pneumatici falsi in circolazione sta recentemente rendendo necessaria la sensibilizzazione di tutti i guidatori in materia. Le imitazioni, infatti, sono molto simili ai modelli originali, al punto che la distinzione tra originale e contraffatto si può rivelare davvero molto difficile.
Il commercio dei falsi in questione trova terreno fertile negli store online, dove i consumatori vengono attirati da offerte estremamente convenienti in termini di prezzo. Tali siti si possono identificare verificando la trasparenza e la completezza delle informazioni fornite riguardo al prodotto, solitamente scarse.
Al danno economico collettivo ed individuale, va a sommarsi il rischio che un pneumatico di fattura scadente comporta a livello di sicurezza stradale.
Le statistiche più recenti
Dopo più di un milione di sequestri registrati solo in Italia tra il 2014 e il 2016, uno studio UE ha recentemente stimato una perdita di 2,2 miliardi di euro dovuti all’immissione nel mercato di pneumatici contraffatti, pari al 7,5% delle vendite nel settore degli pneumatici, o per dare un’idea più chiara: 1 gomma su 14 NON è in regola.
Sia in Italia che in Germania, le perdite superano i 200 milioni di euro, mentre arrivano a superare i 400 milioni in Francia e Spagna, dove l’ammanco di entrate per l’industria legittima è pari al 17,6%.
L’impatto ambientale
Un altro side-effect non da poco è stato sottolineato dal Direttore Esecutivo dell’EUIPO, António Campinos, che in una dichiarazione recente ha rimarcato le pesanti conseguenze che batterie e pneumatici contraffatti possono avere a livello ambientale.
Numerosi a livello globale sono, infatti, i terreni e le zone agricole invase da discariche abusive di copertoni smaltiti illegalmente. Questi si riducono a mucchi di materiali, che a loro volta si trasformano in acque stagnanti, paradisi per insetti (peraltro, sembra che le zanzare tigre siano arrivate in Europa dall’Asia proprio tramite l’acqua stagnante raccolta in un carico di pneumatici usati trasportati via mare).
Ad ogni modo, l’auspicio formulato da Campinos è che “grazie ai recenti studi dell’UE, i consumatori operino scelte responsabili nell’acquisto di questi prodotti fondamentali“.
Al fine di contribuire a tale responsabilizzazione, abbiamo raccolto di seguito alcuni spunti e consigli per non incorrere nell’acquisto di mere imitazioni.
Come evitare le truffe
Il rapporto fra rivenditore e costruttore è regolato da un contratto che lo obbliga a rifornirsi dai canali ufficiali, quindi affidarsi a rivenditori autorizzati, con una selezione di prodotti più accurati, è sempre la scelta migliore e a minor rischio.
Si può inoltre verificare molto facilmente che l’etichettatura dello pneumatico sia conforme agli standard comunitari, come abbiamo riportato anche nella nostra guida su come scegliere gli pneumatici.
L’indicatore più efficiente alla fine è il prezzo: l’economicità esagerata di prodotti di alta qualità (in teoria), a dir poco inverosimile, è il campanello d’allarme che deve dissuadere il consumatore dall’acquisto, specialmente online.
In sostanza, il consiglio migliore rimane quello di recarsi solamente da rivenditori autorizzati e professionisti riconosciuti, di modo da evitare che un acquisto erroneo metta a rischio l’incolumità del guidatore, dei suoi cari, e dell’ambiente.
Don’t be mona: be wise, drive safe.
Il team Outrider