L’ex pilota Ducati al centro della polemica con KTM, occhio alle parole dell’agente.
Enea Bastianini inizia il 2025 nel modo più complicato possibile. La scelta di trasferirsi alla KTM a partire da quest’anno avrebbe dovuto rappresentare il passo definitivo di un pilota che vuole emergere per la prima volta nella sua carriera, quantomeno come leader del team. Le due stagioni trascorse in sella alla Ducati del team ufficiale sono state molto complesse per il pilota italiano. Il 2023 è stato chiuso al 15° posto a causa di una serie di infortuni che hanno condizionato l’annata di Bastianini, mentre il 2024 è stato chiuso al 4°, sorpassato all’ultimo da Marc Marquez in classifica.
Con il team austriaco la strategia è chiara: cercare di colmare il gap con Ducati e, insieme a Maverick Vinales, portare KTM in vetta alla classifica della MotoGp. Ma non è così semplice. I problemi finanziari che l’azienda KTM sta affrontando stanno mettendo a dura prova anche il team di MotoGp, che da ormai diverse settimane vive in un limbo. L’incertezza la fa da padrona, al momento, nel box della KTM, in attesa di conferme relative ad alcuni investitori che potrebbero sanare le casse del team austriaco.
Nel frattempo, però, è arrivato un attacco durissimo da un uomo molto vicino a Bastianini.
Pernat attacca KTM, le parole dell’ex manager di Bastianini
Si tratta di Carlo Pernat, che da qualche giorno non è più l’agente di Enea Bastianini. Le strade del pilota e di Pernat si sono separate ma i rapporti tra i due sono rimasti ottimi, tanto che l’ex agente ha commentato la situazione di KTM ai microfoni di FormulaPassion, prendendo le difese del suo ex assistito.
“Ora la situazione sembra essere leggermente migliorata, anche se il punto interrogativo per la stagione sono gli sviluppi, però è chiaro che se potessi tornare indietro il contratto con KTM non lo rifarei. In quel momento, al Mugello quando abbiamo firmato il contratto, era la soluzione migliore dopo Ducati. C’era la fila di piloti che volevano andare in KTM. A Mattighofen ci hanno ricevuto tutti sorridenti…”, ha commentato Pernat. Ma l’attacco non è finito.
“Hanno fatto una cosa veramente brutta, perché loro tutte queste cose le sapevano. Hanno nascosto tutto, non solo a noi ma anche al loro governo, per dire. Non vai a contattare dei piloti così forti se sai che quella è la situazione che c’è dietro. Poi tutto il casino è scoppiato a fine agosto-inizio settembre. Se ci fossero stati dei posti liberi altrove avrei spostato Enea e avrei fatto causa all’azienda, questi sono contratti fraudolenti“, ha concluso.