Il team principal Red Bull risponde alle critiche e chiarisce la situazione: i dettagli.
Il terzo posto nel mondiale costruttori è stato un duro colpo per Red Bull che, dopo due anni di dominio assoluto, ha dovuto arrendersi non sono alla McLaren ma anche alla Ferrari. Eran 4 anni che la scuderia di Milton Keynes non terminava la stagione dietro le prime due posizioni della classifica costruttori.
E se da un lato molti danno la colpa a Sergio Perez e alla stagione disastrosa portata a termine dal messicano, dall’altro gran parte della colpa in realtà riconducibile alla scarsa competitività della monoposto. Certo, Sergio Perez ha disputato un’annata incredibilmente negativa, ma è anche vero che quella di Verstappen è stata, grazie al suo incalcolabile talento, incredibilmente positiva.
A dire il vero la stagione della scuderia austriaca era iniziata nel peggiore dei modi con le accuse nei confronti di Christian Horner. E il prosieguo non è stato poi così piacevole. Superato il momento critico legato al team principal, l’addio di Adrian Newey ha di nuovo messo red Bull alle corde, che all’i provvisore ha dovuto metabolizzare la perdita di una delle colonne portanti della scuderia. Sono molti gli esperti che riconducono il calo di prestazioni di Red Bull all’addio dell’ingegnere britannico. Christian Horner, però, non è d’accordo.
Addio di Newey, Horner fa chiarezza e analizza il calo di Red Bull
Adrian Newey si trasferirà all’Aston Martin e, a partire da marzo 2025, inizierà a lavorare prevalentemente sulla monoposto del 2026, quando la Formula 1 vivrà il prossimo cambio di regolamento. Intervistato da PlanetF1, Christian Horner ha commentato le voci relative al calo di red Bull a partire da quando Newey ha annunciato l’addio.
“Certo, vedere Adrian andare via è stato triste, poiché è stato determinante per il team durante il suo periodo con noi. È stata solo una coincidenza che proprio il weekend in cui ha annunciato la sua partenza sia stato quello in cui abbiamo iniziato ad avere un calo“, ha commentato il team principal Red Bull. “Nessun individuo può avere un impatto così rapido e penso che lo stesso Adrian sarebbe il primo ad ammetterlo. Il modo in cui il team si è ripreso verso la fine dell’anno mi ha davvero soddisfatto. La pole e la vittoria del Qatar sarebbero state inimmaginabili a fine agosto o inizio settembre”, ha poi concluso Horner.