A 50 anni dallo sbarco sulla luna, Goodyear è tornata nello spazio per riconquistare la vetta della corsa all’innovazione, e con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e l’efficacia dei suoi prodotti.
Durante la diciottesima missione SpaceX CRS-18, un laboratorio di sperimentazione è stato inviato a bordo del razzo Falcon 9 con dei campioni di gomma che verranno analizzati dagli scienziati della Stazione Spaziale Internazionale per studiare un modo di creare pneumatici più sicuri e performanti.
Come funzionerà la sperimentazione? Perché l’assenza di gravità dovrebbe essere d’aiuto?
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Goodyear nello spazio: perché?
Fonte: NASA
Le sperimentazioni riguarderanno più precisamente un unico componente della mescola delle gomme: la silice.
Le sue proprietà migliorano l’aderenza e altre prestazioni dello pneumatico. Il piano è quindi quello di vedere se facendo test sulla silice in assenza di gravità, si arrivi a un incremento delle proprietà principali dei suoi elementi.
“Quando si precipitano sostanze chimiche per formare la silice nello spazio, la forma e la struttura sono molto diverse rispetto a quelle della silice prodotta sulla terra” ha affermato Derek Shuttleworth, uno dei responsabili del progetto.
I ricercatori della ISS riceveranno campioni di gomma in sacchi sigillati, li esporranno a una serie di sostanze chimiche e infine li congeleranno per il ritorno sulla terra.
Una volta ad Akron, nell’Ohio, i ricercatori di Goodyear analizzeranno la silice per verificare se potrà dare benefici maggiori agli pneumatici.
“L’idea è che se mettiamo le mani su questa differente forma di silice, che non abbiamo mai visto prima sulla terra, forse riusciremo a migliorare tutti i diversi fattori che rendono una gomma “sicura”: resistenza al rotolamento e aderenza sul bagnato”, ha detto Shuttleworth.
“Questo potrebbe quindi darci un’idea di ciò che dobbiamo cercare di realizzare qui sulla terra in gravità normale.”
A quando i risultati?
Probabilmente non ci saranno annunci pubblici sui risultati fino alla fine del 2019.
La ragione è semplice: il tutto semplicemente richiede molto tempo e non c’è la certezza matematica che il test andrà a buon fine. Inoltre, c’è da notare che Goodyear fa affidamento a dei fornitori esterni per la produzione della silice, e c’è la possibilità che essi non riescano a riprodurla sulla terra. O, caso più estremo, potrebbero non riuscire a creare delle nuove tipologie di silice particolarmente efficaci.
La casa americana ha una lunga storia nello spazio: fu infatti coinvolta nello sbarco lunare che ha avuto luogo 50 anni fa, ma è la prima volta che la società partecipa ad un progetto come questo.
Il progetto Goodyear è solo uno degli svariati carichi che sono stati inviati alla ISS il mese scorso.
Il lancio della missione SpaceX CRS-18, originariamente annunciato nell’agosto 2018, ha avuto luogo a fine luglio: ora è solo questione di tempo prima di avere i risultati.
Don’t be mona: be wise, drive safe.
Il team Outrider