Spesso ci viene chiesto come sia possibile verificare l’età degli pneumatici per capire se vanno cambiati o se, in fase d’acquisto, un DOT poco recente garantisca performance ottimali.
Naturalmente l’età è una variabile importante da considerare, ma non l’unica.
Cosa dice la normativa? Come verifico la data di produzione? Come si conservano gli pneumatici?
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Data di produzione dei pneumatici

La Direttiva 92/23/CE e Regolamenti ECE/ONU n. 30 (autovettura) n. 54 (veicoli commerciali) e n. 75 (motoveicoli) affermano che la data di produzione, deve essere sempre riportata sul fianco del pneumatico. Ciò permette di verificare quando è stato prodotto semplicemente cercando sul lato della gomma la marcatura “DOT” e controllando le 4 cifre presenti. Nelle prime due si identifica la settimana mentre nelle ultime due l’anno di produzione. Precisiamo che in Europa non è obbligatoria la dicitura DOT ma comunque sarà riportata la data di produzione leggibile nel medesimo modo.
Se trovi, dunque, le cifre 1220 possiamo stabilire che il pneumatico è stato prodotto nella 12a settimana dell’anno 2020.
La data di produzione accompagnata dal codice dello stabilimento di produzione, sempre riportato sul fianco dei pneumatici, consente ai produttori di rendere tracciabile il lotto di produzione. È molto importante, in quanto qualora vi siano ripetute problematiche appartenenti allo stesso lotto, consentirà al produttore di risalirvi e ritirare dal commercio gli pneumatici malfunzionanti.
Ci teniamo a sottolineare che non c’è una normativa specifica in riferimento alla durata dei pneumatici: vi sono molteplici variabili che influiscono sull’invecchiamento e che ne determinano il deterioramento.
Stoccaggio delle gomme

Pur non essendoci una normativa di riferimento, vi sono delle raccomandazioni dalle case di produzione, in ambito ETRTO (Associazione Tecnica Europea dei Produttori di Pneumatici e Cerchi) per il corretto utilizzo, montaggio, smontaggio ed immagazzinamento di tutti i tipi di pneumatici, riprese anche dalla norma UNI 11061.
Lo stoccaggio ottimale è comunque garantito dal produttore e dal gommista, che conoscono alla perfezione le norme e sanno come prendersi cura al meglio degli pneumatici.
Nel caso in cui tu non voglia affidarle all’officina di fiducia, potrai conservarle a casa a patto che vengano tenute in un locale al chiuso, lontano dalla luce del sole (i raggi solari accelerano l’invecchiamento dello pneumatico) e da intemperie, con una temperatura tra i +5° e +25°), ben areato, asciutto e lontano da fonti di calore, sostanze chimiche e fonti di ozono (motori elettrici, trasformatori).
Perché controllare la data di produzione?

La data di produzione è sicuramente rilevante per noi automobilisti, in quanto ci consente di entrare a conoscenza dello stato di invecchiamento dei pneumatici a prescindere dall’usura, ma non è determinante.
In fase d’acquisto, gli pneumatici stoccati correttamente sono da ritenersi come nuovi entro 3 anni dalla data di produzione.
Tutte le discussioni sulla freschezza della mescola sono da ritenersi vane in quanto non c’è una diretta correlazione tra la data di fabbricazione e le prestazioni dello pneumatico.
Dal primo impiego, invece, il tempo utile di servizio, in cui i pneumatici garantiscono massima efficienza nelle prestazioni, è di 6 anni.
Sottolineiamo che la garanzia minima prevista dai produttori è di 4 anni o al raggiungimento della soglia minima del battistrada di 1,6 centimetri.
I consigli di Outrider

Innanzitutto, ci teniamo a rassicurarti sul fatto che se il tuo gommista di fiducia ti propone uno pneumatico con DOT 1018 (quindi prodotto nella 10a settimana del 2018), puoi stare tranquillo: la gomma non è vecchia o usurata.
Inoltre, grazie alla tracciabilità, sarà molto difficile acquistare pneumatici nuovi con un DOT non recentissimo che abbia falle dovute a errori di produzione in quanto sarebbero stati ritirati dal commercio.
Naturalmente è essenziale che vengano controllate regolarmente per poter garantire la sicurezza sia per se stessi che per gli altri automobilisti.
Nel caso in cui tu non voglia affidarti al gommista per conservare gli pneumatici stagionali, documentati attentamente su come farlo al meglio all’interno della tua abitazione.
Se hai ulteriori dubbi, consigliamo sempre di affidarsi all’esperienza del gommista fiducia.
Be wise, drive safe.
Il team Outrider
2 risposte
Sulla mia Jeep Cherokee sono montati pneumatici Michelin Latitude cross 225 75 R 15 con anzianità 4009. In questi ultimi anni è aumentato molto il rumore. Dipende dall’indurimento dovuto alla vecchiaia? Vi ringrazio per un vostro parere
Ciao Gennaro!
Essendo uno pneumatico di produzione del 2009, effettivamente potrebbe dipendere dall’età avanzata che porta all’indurimento della gomma. C’è la possibilità, però, che derivi da un’usura anomala causata da pressione eccessiva/insufficiente o un problema alle sospensioni.
Prova a dare un occhio a questo articolo Clicca qui, ti consiglio, comunque, di rivolgerti anche al tuo gommista di fiducia.
Spero di esserti stato utile,
Lorenzo del team Outrider